Domande frequenti

1. Quanto dura la visita osteopatica?

La visita osteopatica, parte dal momento in cui il paziente entra  all'interno della stanza, dove l'osteopata raccoglierà i dati per la formulazione della diagnosi; comprende il questionario anamnestico clinico familiare fisiologico, patologico, sportivo ecc...

Si passerà poi all'osservazione, test, trattamento ed infine la rivalutazione, per un tempo di 45 minuti.  

2. L'osteopatia è adatta ai bambini?

L'osteopatia pediatrica è un valido aiuto sia per i neonati che per i bambini. 

In particolare è consigliata per la plagiocefalia, torcicollo miogeno, piede torto, coliche, difficoltà nella suzione e nell'allattamento, stitichezza, reflusso, disturbi del sonno e incoraggia lo sviluppo psico-motorio del bimbo.


Effettuare eventualmente un controllo dell'osteopata nonostante non siano presenti sintomi permette ugualmente di evitare tensioni sulla crescita del bambino


3. Differenza tra osteopata e fisioterapista



OSTEOPATA

Il trattamento osteopatico è una terapia manuale ed olistica che utilizza le mani come strumento di lavoro. Attraverso l'uso delle mani, si ricerca la disfunzione osteopatica. 

                           Ma cosa si intende per disfunzione osteopatica? 

La si definisce come riduzione della mobilità tissutale o di un'articolazione che causa un'alterazione dell'equilibrio. 

Il compito dell'osteopata è ripristinare la mobilità delle strutture evitando così lo sviluppo della patologia.

L'osteopatia ha dei principi fondamentali su cui è fondata: 

  • L'unità del corpo
  • La relazione tra struttura e funzione 
  • L'autoguarigione


L'osteopatia NON E' solo " crack"! 

Sta a noi professionisti scegliere le tecniche adatte  per il paziente che ci troviamo davanti  e per la problematica riportata. 

Ci avvaliamo durante il nostro lavoro di diverse tecniche: 

  • Osteopatia cranio-sacrale
  • Osteopatia fasciale
  • Osteopatia viscerale
  • Osteopatia strutturale


La parola d'ordine è 

Osteopatia= PREVENZIONE!

L'osteopatia oltre al trattamento della problematica presentata, si incentra sulla capacità di prevenire la comparsa di sintomi.


FISIOTERAPISTA

Il fisioterapista per svolgere il suo lavoro  si avvale di trattamenti manuali, supportati da apparecchiature come il laserterapia, tecar-terapia , ultrasuoni ecc...

Ma quando ci si rivolge al fisioterapista?

Ci si rivolge in caso di : 

  • Fratture 
  • Operazioni di ricostruzione chirurgica  di un tendine o legamento 
  • Distorsione o lussazione articolare 
  • Dolore presente durante il movimento o in base all'intensità dello sforzo


4. Osteopata e chiropratico: le differenze

Entrambe le professioni, mirano  a ristabilire l'equilibrio del corpo attraverso le manipolazioni. 

OSTEOPATA

L'osteopatia, come precisato precedentemente si avvale delle seguenti tecniche: 

  • Osteopatia cranio-sacrale
  • Osteopatia fasciale
  • Osteopatia viscerale
  • Osteopatia strutturale


CHIROPRATICO

Questo tipo di professione, invece si incentra sulla componente nervosa, dedicandosi  alla colonna vertebrale, da cui si ramificano tutti i nervi. 


In conclusione il chiropratico, incentra il suo trattamento sulla colonna vertebrale, mentre la figura dell'osteopata si occupa dell'intero organismo

5. Cervicalgia

La cervicalgia o comunemente chiamata dolore cervicale, comprende la porzione delle prime 7 vertebre cervicali.

L'indagine differenziale se risulta negativa può comprendere sintomi più comuni quali:

  • Dolore al collo e alle spalle
  • Mal di testa
  • Limitazioni nei movimenti della testa e delle spalle
  • Rigidità, contratture e spasmi muscolari

Alcune volte si possono verificare anche:

  • Intorpidimento o debolezza delle braccia
  • Formicolii alle mani o alle dita

L'osteopata andrà a lavorare sulla componente craniale, viscerale e fasciale.


6. Dorsalgia 

La dorsalgia ovvero il dolore a livello dorsale, la maggior parte delle volte interessa la zona scapolare, creando irradiazione anche a livello della gabbia toracica. 

Questo tipo di dolore può anche diffondersi alle spalle o alle braccia.

L'indagine differenziale  se risulta negativa può comprendere sintomi più comuni quali: 

  • Cattiva postura
  • Movimenti bruschi
  • Stress emotivo

L'osteopata prenderà in considerazione anche le strutture limitrofi, come ad esempio sterno, coste, zona cervicale ecc... 

7. Lombalgia

La lombalgia, è il dolore localizzato nella parte bassa della schiena. 

L'indagine differenziale se risulta positiva potrebbe essere causata da problematiche dell'ernia del  disco, mentre se risulta negativa potrebbe  comprendere sintomi più comuni quali:

  • Stress
  • Tensioni muscolari 
  • Postura
  • Problematiche  viscerali 
  • Sedentarietà 

L'osteopata andrà a discriminarne la cause, agendo con tecniche specifiche ed eliminando le zone di tensione.

8. Sciatalgia

La sciatalgia, è caratterizzata dal dolore che parte dal rachide lombare per poi estendersi al gluteo, alcune volte arrivando fino al piede. 

I sintomi più comuni sono: 

  • Parestesie, intorpidimento 
  • Ernia del disco 
  • Lavori pesanti
  • Sedentarietà
  • Sindrome del piriforme, in cui esso va a comprimere il nervo sciatico
  • Posture errate 


L'osteopata,  andrà a riequilibrare il sistema, ripristinando il corretto movimento facilitando l'autoguarigione andando a ridurre la compressione del nervo sciatico, riequilibrando eventuali scompensi. 

9. Reflusso

Il reflusso è la risalita del contenuto gastrico nell'esofago, causata dal mal funzionamento del cardias ( valvola che separa lo stomaco dall'esofago). 

I sintomi più comuni sono: 

  • Piccoli rigetti di latte a distanza di una, due o più ore dalla poppata
  • Respiro affaticato
  • Pianto e lamento in posizione  orizzontale nel lettino,
    difficoltà a dormire e  agitazione
  • Ruttini continui tra una pasto e l'altro
  • Raffreddori frequenti
  • Tosse stizzosa

L'osteopata andrà a riequilibrare il sistema, agendo sulla componente craniale e addominale

10. Coliche neonatali 

Le coliche neonatali, derivano dalla formazione  di bolle d'aria all'interno della parete intestinale che va a migliorare dopo l'evacuazione. 

Alcune cause possono essere: 

  • Rallentamento del transito intestinale
  • Presenza di gas nella zona viscerale ( causata dalla troppa velocità nella suzione)
  • Allergie o intolleranze alimentari

L'osteopata tratterà la componente cranica, addominale e se la suzione avviene in modo corretto

11. Stipsi

La stitichezza è molto importante nella fase neonatale per evitare successivamente una cronicizzazione.

Le cause potrebbero essere:

  • Stress e cambiamenti legati all'allattamento, uso di latte artificiale, svezzamento o l'eliminazione del pannolino ( passando al vasino)
  • Patologica: derivata da eventuali intolleranze alimentari, malattie neurologiche, problemi metabolici o altre patologie che necessitano invece di una diagnosi

L'osteopata tratterà la componente cranica e addominale, creando anche un approccio multidisciplinare

12. Torcicollo congenito

Il torcicollo congenito è un problema comune e consiste nella difficoltà di ruotare la testa in entrambi i sensi. I muscoli, accorciandosi, costringono la testa a rimanere con la testa inclinata dallo stesso lato e ruotata verso il lato opposto. 

Le cause di questo problema sono: 

  • Il  momento della nascita
  • La posizione assunta all'interno del sacco uterino 

Ma come mai? 

Il cranio del bambino, è plasmabile ed elastico, quindi al momento del parto il cranio e il tratto cervicale sono soggetti a sollecitazioni eccessive subendo una modificazione della forma. 

Questa modificazione solitamente si risolve successivamente alla nascita; a volte però non accade implicando  un'alterazione della  mobilità ossea. 

L'osteopata interverrà  attraverso manipolazioni delicate mirando  a ripristinare la corretta mobilità  ed agendo come di consueto sulla globalità 


13. Testa piatta, plagiocefalia e brachicefalia  

Il cranio del neonato essendo plasmabile ed elastico è soggetto a delle modificazioni

La plagiocefalia può presentarsi con in diverse tipologie:  

  • Plagiocefalia: appiattimento unilaterale della regione occipito-parietale.        Con alcune caratteristiche come ad esempio: l'altezza delle orecchie o la dimensione degli occhi 
  • Pachicefalia: schiacciamento anteroposteriore e allargamento laterolaterale del crani
  • Scafocefalia: tipica dei prematuri, dove il cranio del neonato assume una forma allungata e stretta
Altra tipologia è : 
  • Brachicefalia: è l' appiattimento posteriore della volta cranica


L'osteopata andrà con tecniche dolci a trattare questo tipo di patologie. 

Prima vengono trattati e migliore sarà la risoluzione. Si suggerisce comunque di portarli il prima possibile ed entro i primi 3 mesi di vita o al massimo entro i 6, approfittando della plasticità delle ossa craniche. 


14. Problematiche respiratorie

L' asma è un disturbo infiammatorio delle vie respiratorie. 

Ci sono diversi fattori che comportano l'attivazione del sistema immunitario del sistema bronchiale; come ad esempio passate infezioni virali di tipo batterico o virale che hanno compromesso la componente respiratoria (es. faringiti e/o bronchiti ricorrenti). 

Ma quali sono altri fattori che possono danneggiare il proprio bambino?

  • Fumo passivo
  • Fumo nel periodo gestazionale
  • Alimentazione con basso consumo di vitamine come C ed E 
  • Omega 3 
  • Obesità 
  • Un'errata alimentazione 

Cosa può fare l'osteopatia? 

I bambini con difficoltà respiratoria facendo uso della cosiddetta "muscolatura accessoria", svolgeranno un lavoro maggiore per avere il corretto apporto di ossigeno; quindi causando degli adattamenti posturali. 

Lo scopo dell'osteopata, sarà di drenare quelle sostanze infiammatorie che hanno difficoltà nel fluire, ristagnando nelle vie aeree ed agendo sulla componente linfatica, sulla  gabbia toracica e sulla muscolatura interessata e sollecitata in caso di attacco asmatico. 

15. Otite

L'otite è un'infiammazione acuta dell'orecchio e rientra tra le infezioni delle vie aeree superiori. Nel 70-80% dei casi viene causata da un virus, mentre nel restante 20-30% dei casi è provocata dalla presenza di batteri. 

Ma come mai è più frequente nei bambini? 

Le tube di Eustachio, collegano l'orecchio medio alla nasofaringe che permettono di drenare i fluidi presenti. Nel bambino però la tube di Eustachio sono posizionate orizzontalmente ma non sono capaci di garantire il corretto drenaggio del muco dall'orecchio alla nasofaringe, causando dolore. 

Quali sono le cause più frequenti ?

  • Sistema immunitario ancora fragile, che espone  a frequenti raffreddori e infezioni dell'orecchio
  • Correzione ortodontica precedente
  • Infezioni alle vie respiratorie, come riniti, adenoiditi e tonsilliti
  • Alterazioni delle funzionalità delle tube di Eustachio
  • Presenza di batteri e funghi

I sintomi: 

  • Presenza di muco
  • Dolore
  • Ipoacusia (lieve perdita dell'udito)
  • Acufene (fischio all'orecchio)
  • Vertigini
  • Febbre
  • Diarrea
  • Vomito

L'osteopata attraverso tecniche sul cranio, agirà sulle tensioni miofasciali per permettere all'osso temporale ( osso posizionato nel cranio) di riprendere il corretto movimento, favorendo il drenaggio del muco

16. Piede piatto 

Il piede piatto consiste nella: 

  • La caduta della volta plantare
  • Conseguente rotazione esterna dell'avampiede
Il problema del piede piatto risulta fisiologico fino ai 5 anni di età
Importante è  soffermarsi durante la crescita del proprio bambino, per capire se si necessita di una valutazione posturale. Il piede piatto se risulta ben compensato, non presenterà nessun sintomo. 

Nella fascia d'età dai 6 agli 8 anni, bisogna prestare attenzione alla camminata dei bambini, se consumano in modo eccessivo la parte interna posteriore della scarpa per la deviazione del tallone; o se mostrano un appiattimento della volta plantare. 

Se il bambino si lamenta del dolore o si osservano atteggiamenti posturali errati, è importante prestare attenzione se vi comunicano dolore in determinate zone come  : 

  • Tallone e arco plantare
  • Parte interna del ginocchio
  • Zona delle anche
  • Zona lombare
  • Zona cervicale

In questo caso è opportuno portare il bambino da uno specialista per evitare  di creare alterazioni posturali a livello della colonna e ginocchia. 

L'osteopata attraverso una valutazione del bambino,  lavorerà sulla componente di anca e bacino con delle tecniche strutturali che permettono di ricreare mobilità sulle articolazioni, muscoli e legamenti. 

Nel caso il bambino presenti cause di tipo muscolari, l'osteopata utilizzerà delle tecniche fasciali atte a creare un rilascio delle tensioni. Il trattamento osteopatico, cercherà di aiutare le strutture muscolari che sostengono l'arco plantare, cercando di riportare la forma corretta del piede evitando di creare ulteriori compensi. 

17. Caldo o Freddo? 


FREDDO 

  • Traumi recenti 
  • Forti infiammazioni
  • Dolore acuto 
  • Neuropatie
  • Edemi infiammatori

 Permette di ridurre l'infiammazione, ha un forte effetto antalgico e genera vasocostrizione. 

Da applicare 3-5 volte al giorno, per 20 minuti.


Il ghiaccio induce una  VASOCOSTRIZIONE . Infatti restringe i vasi sanguigni e diminuisce il flusso sanguigno, diminuendo anche la quantità di liquido che viene a formarsi intorno a una lesione, cosa che porta a un minor gonfiore. 

Il freddo è spesso usato come terapia di primo soccorso, su lesioni recenti e acute come distorsioni o edemi infiammatori. Inoltre il ghiaccio può anche risultare utile per lesioni infiammatorie o neuropatie per il suo forte potere antidolorifico.


CALDO 

  • Contratture
  • Artrosi 
  • Dolore cronico 
  • Insufficienza circolatoria 
  • Dolore articolare 

Rilassa i muscoli, attiva la circolazione  e genera vasodilatazione.

Minimo 3 volte al giorno per 30 minuti. 

Il caldo promuove la VASODILATAZIONE, infatti il tessuto su cui viene applicato beneficia di un maggiore afflusso di sangue, ossigeno e nutrienti, portando a una diminuzione della contrazione muscolare e del dolore.

Per questi motivi il caldo è molto indicato per contratture, dolori cronici ( presenti da più di 6 mesi), artosi, ma anche per insufficienza circolatoria grazie all'effetto di vasodilatazione.  


ENTRAMBI

  • Gonfiore articolare
  • Edemi venosi
  • Linfedemi
  • Traumi post-acuto
  • Infiammazione lieve

Favorisce il drenaggio e riduzione del gonfiore, produce effetto antalgico duraturo.

Applicare 3 volte al giorno 6-8 cicli, 20 minuti freddo e 20 minuti caldo 


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